Sport e osteopatia

Osteopatia e sport: un connubio vincente

Settembre è il mese dei buoni propositi. Tra questi c’è sicuramente quello di cominciare o riprendere una attività sportiva. Da sempre l’osteopatia ha un ruolo fondamentale nella vita degli sportivi soprattutto da un punto di vista preventivo, poiché il corpo è spesso messo a dura prova e sotto tensioni costanti con carichi ripetuti. Affidarsi all’osteopatia permette all’atleta non solo di affrontare le sfide al massimo delle proprie potenzialità, ma anche ritrovare lo stato di salute in seguito a lesioni sportive o all’affaticamento dovuto all’allenamento.

Che cos’è l’osteopatia?

Prima di indagare il perché l’osteopatia può essere un valido supporto per gli sportivi, è importante capire di cosa si occupa l’osteopatia. L’osteopatia è una terapia manuale e olistica che, diversamente da larga parte della medicina tradizionale, guarda alla totalità della persona e non alla singola parte. Non è esclusivamente finalizzata, dunque, a rispondere ad uno specifico problema o ad una patologia, ma entra in relazione con la salute globale della persona andando a correggere lo squilibrio creatosi in seguito al sintomo doloroso e ripristinando il normale funzionamento dell’organismo con la stimolazione delle capacità di recupero e di autoguarigione del corpo.

Quali sono i benefici per lo sportivo?

L’atleta può trovare nell’osteopata un valido alleato per affrontare al massimo tutte le sfide richieste dall’attività sportiva praticata. I trattamenti osteopatici in ambito sportivo possono essere d’aiuto anche per recuperare lo stato di salute compromesso per infortuni o semplicemente possono essere di supporto in caso di affaticamento da intenso allenamento. Il legame tra sport e osteopatia è sempre stato stretto. Infatti, l’osteopatia fin dalla sua nascita si è rivelata un valido aiuto per la gestione del dolore dovuto a traumi subiti nel corso degli allenamenti.

Quando affidarsi a un osteopata?

Affidarsi all’osteopatia per un atleta significa prendersi cura del proprio corpo, assicurandosi la massima efficienza dell’apparato muscolo-scheletrico. In questo modo lo sportivo avrà la sicurezza di poter affrontare tutte le sfide al massimo delle sue potenzialità, ottimizzando così le prestazioni e risolvendo i problemi di natura funzionale. L’osteopata può essere di grande aiuto per lo sportivo durante i periodi di allenamento molto intensi, ma anche in prossimità di appuntamenti agonistici importanti quando ha l’esigenza di arrivare al giorno della gara nella condizione psico-fisica ideale oppure per un recupero post gara più veloce. Il trattamento osteopatico genera una facilitazione di riequilibrio del sistema nervoso autonomo e quindi permette di affrontare la qualità del riposo notturno nel modo migliore. Inoltre, aiuta a correggere eventuali disturbi posturali e a migliorare la funzionalità dell’organismo: condizioni che nel tempo permettono di rendere più efficace e più fluido il gesto atletico.

In quali sport è maggiormente indicato il supporto dell’osteopatia?

In particolare chi pratica la corsa o l’atletica leggera potrebbe essere notevolmente limitato da problemi e disfunzioni facilmente trattabili con l’osteopatia, trattandosi, queste, di attività nelle quali anche pochi millimetri o centesimi di secondi possono fare la differenza e compromettere una gara. Ed è per questo che si rivela particolarmente importante lo stato fisico dell’atleta che deve essere al massimo delle sue potenzialità per poter ottenere i migliori risultati. I ciclisti, per esempio, trarranno benefici dall’osteopatia per alleggerire il sovraccarico alla colonna dovuto al mantenimento di una posizione non naturale per molte ore. Anche il pallavolista può giovare dei grandi vantaggi dell’osteopatia. Spesso chi pratica questo sport lamenta dolori alla spalla dal lato dominante, dovuti ai movimenti ripetuti quali le schiacciate o le battute, prima di compromettere la possibilità di scendere in campo, è importante agire con delle visite osteopatiche per ritrovare il giusto equilibrio e giocare nel pieno delle proprie possibilità. Chi pratica sci è soggetto a possibili traumi. In caso di cadute, sono frequenti i traumi e infortuni alle ginocchia, ai legamenti, ma anche fratture o contusioni che possono coinvolgere l’intero corpo. Anche in questo caso l’osteopatia può essere di grande aiuto per lo sportivo al fine di ritrovare l’equilibrio delle strutture coinvolte ed evitare così che si possano cronicizzare stati posturali scorretti che in alcuni casi possono lasciare strascichi anche sul lungo termine.

Il trattamento osteopatico è consigliato anche a chi pratica sport a livello amatoriale?

Certo l’osteopatia è un aiuto per lo sportivo professionale, ma anche per quello amatoriale. In particolare è in grado di rafforzare il sistema muscoloscheletrico, cardiovascolare e respiratorio. Tuttavia è opportuno non sottovalutare tutte le sollecitazioni a cui il nostro corpo è sottoposto nello svolgimento di uno sport, sia che esso venga praticato a livello amatoriale che agonistico. Scegliere uno sport solo in base ai propri gusti personali e non alla propria conformazione fisica può sottoporre l’organismo a livelli elevati di stress innescando dolori muscolare e articolari. Si può dunque verificare che una struttura non più abituata al movimento venga sollecitata da esercizi non adatti alla propria postura e al proprio corpo determinando l’uso eccessivo di alcuni gruppi muscolari a discapito di altri e a volte anche in maniera asimmetrica. Qui l’intervento dell’osteopata diventa necessario per il trattamento del dolore e per ripristinare la corretta funzionalità dell’organismo.

L’osteopatia ha effetti collaterali?

L’osteopata valuta l’atleta nel suo complesso, individua cause e sintomi di disfunzioni e disturbi che possono essere la causa di infortuni o impedimenti nel migliorare le proprie prestazioni, interviene su di essi in modo da ristabilire armonia ed equilibrio. Possiamo affermare che l’osteopatia non ha grandi controindicazioni, infatti viene praticata anche su donne in gravidanza e neonati. L’efficacia di questa terapia è tale finché l’organismo è in grado di auto-guarirsi o meglio di “ripararsi”.

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