Dr Gianluca Barca Osteopata

Laureato in Educazione Fisica con il massimo dei voti all’Università degli Studi di Palermo, ha conseguito la Laurea Magistrale (Specialistica) in Scienze Motorie presso l’Università di Torino S.U.I.S.M. e un Master di II livello all’Università Tor Vergata di Roma.

Diploma di Massofisioterapista Triennale legge 403/71. Si è perfezionato in Francia con un Master in Osteopatia presso il R.O.R.I. di Lione e si è Diplomato in Osteopatia presso l’E.F.S.O. l’Ecole Française Supérieure d’Osteopathie, scuola riconosciuta dal ministero della Salute Francese risultando essere il primo nella graduatoria di merito.

Prima visita

La vera missione dell’osteopata non sarebbe quella di curare una persona affetta da un dolore, bensì quella di prevenire l’insorgenza di un disagio posturale, che porti nel tempo ad infiammazioni o deficit funzionali. La prima visita serve per comprendere i meccanismi che hanno portato il corpo a perdere alcune delle sue possibilità di movimento, distinguendo le problematiche di competenza medica da quelle che possono essere trattare con successo tramite l’approccio osteopatico.

L’osteopata durante il primo colloquio con il paziente raccoglie i dati anamnestici per capire la causa del problema, valuta eventuali esami strumentali (rx, tac, rmn, ecc.) e di laboratorio, procede ad un esame visivo della postura e successivamente effettua dei test palpatori, funzionali e di mobilità in ambito osteopatico, ortopedico e neurologico per poter effettuare una precisa valutazione del caso e per capire se la problematica è di pertinenza dell’osteopata oppure richiede l’intervento dello specialista. Al termine della prima visita viene concordato con il paziente il piano terapeutico.

Aree di intervento

Sistema muscolo-scheletrico
(lombalgie, dorsalgie, cervicalgie, problemi muscolo-articolari piede-ginocchio-anca-spalla-gomito-mano)

Sistema neurologico
(lombo-sciatalgie, cervico-brachialgie, cruralgie, nevralgie facciali)

Sistema cranio-facciale
(malocclusioni dentali, cefalea, vertigini, acufeni, sinusiti, problemi di deglutizione)

Sistema digestivo
(turbe digestive, reflusso gastro-esofageo, stipsi, colite)

Sistema gineco-urinario
(turbe della menopausa, dolori mestruali, cistite, incontinenza)

  • Avatar antonino maggi ★★★★★ 4 settimane fa
    Ho accusato una lombosciatalgia violenta...e dopo mesi di cure farmacologiche(direi inutili)...mi è stato consigliato un … More osteopata.....non credevo a me stesso in poche sedute mi ha rimesso in piedi....adesso è il mio dottore....ed soprattutto amico caro🤗 grazie Gianluca Barca
  • Avatar Mariaconcetta ★★★★★ un mese fa
    Da circa un anno soffro di lombosciatalgia, sono stata dal neurochirurgo il quale mi aveva consigliato di operarmi. Successivamente … More su consiglio di un amico mi sono rivolta al Dottore Barca. Dopo alcune sedute devo dire che sto molto bene. Consigliato
  • Avatar Kelvin Costa ★★★★★ 2 mesi fa
    È da 10 anni che vado dal dottore barca.mi sono trovato sempre bene . Persona gentilissima , e molto molto competente nel … More proprio lavoro. Sempre disponibile
  • Avatar Simone ★★★★★ 3 mesi fa
    Sono andato dal dottore per un dolore nella zona pettorale, e in un paio di sedute mi ha rimesso in sesto. Professionalitá … More e competenza accompagnate dall’essere amichevole rendono il Dott. Barca il numero 1! Consiglio vivamente.

Faq

L’Osteopatia è una medicina complementare riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2007. È una terapia manuale e olistica che, diversamente da larga parte della medicina tradizionale, guarda alla totalità della persona e non alla singola parte. Non è esclusivamente finalizzata, dunque, a rispondere ad uno specifico problema o ad una patologia, ma entra in relazione con la salute globale della persona andando a correggere lo squilibrio creatosi in seguito al sintomo doloroso e ripristinando il normale funzionamento dell’organismo con la stimolazione delle capacità di recupero e di autoguarigione del corpo.

Il trattamento osteopatico inizia sempre dall’anamnesi. In questa prima fase bisogna raccogliere più informazioni possibili e capire il motivo della consultazione osteopatica. L’anamnesi si divide in anamnesi remota e prossima (attuale) al fine di ricostruire una cronistoria quanto più dettagliata possibile sullo stato di salute del paziente. Presa visione degli esami complementari, come radiografie e risonanza magnetica, la parte centrale del trattamento prevede l’osservazione della postura del paziente sui tre piani dello spazio per valutare eventuali atteggiamenti antalgici. Vengono poi eseguiti i test ortopedici e neurologici per fare una buona diagnosi differenziale e per vedere se il problema è di pertinenza osteopatica o necessita di essere indirizzato al medico specialista. Successivamente si passa ai test osteopatici attivi e passivi per localizzare eventuali restrizioni di mobilità, mentre i test palpatori servono per individuare eventuali tensioni miofasciali, contratture e restrizioni di movimento tissutale. L’osteopata poi procede con il trattamento e dà indicazioni per l’eventuale seduta successiva.

L’intervallo fra le sedute e il numero di trattamenti da fare è del tutto individuale e dipende dalle valutazioni che l’osteopata ha fatto nel corso della prima visita. La distanza tra una seduta e l’altra generalmente è compresa tra i 7-10 giorni. In ogni caso le sedute non possono essere troppo ravvicinate in quanto è opportuno lasciare al corpo il tempo di reagire al trattamento. Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia, in merito alla disfunzione osteopatica diceva: «trovala, aggiustala o trattala e lasciala stare» in modo da permettere all’organismo stesso di autoregolarsi dopo avere ricevuto il giusto input.

Il numero di trattamenti necessario dipende dalla condizione e dalla persona che viene trattata, ne consegue che non c’è un numero predefinito di trattamenti ai quali il paziente si dovrebbe sottoporre. Il tempo di recupero dipende da molti fattori come età, salute generale, sensibilità al trattamento ed attività svolte.

Il trattamento osteopatico riporta l’organismo verso l’equilibrio e l’armonia funzionale. Tutto ciò consente l’incremento dello stato di salute e benessere di tutto l’organismo. Dopo il trattamento in alcuni casi può verificarsi un temporaneo aumento dei sintomi, soprattutto nelle prime 48/72 ore: questo dipende dalle reazioni del paziente, ma superata questa fase generalmente si ha un miglioramento complessivo.

Assolutamente no. Lo stesso Andrew Taylor Still ha fondato l’osteopatia nel 1874 formulando una disciplina terapeutica che non si fondasse sugli stessi principi della medicina ufficiale, bensì su una filosofia metodologica manipolativa utile sia per la diagnosi che per la terapia. Il principale mezzo a disposizione dell’osteopata, infatti, sono le sue stesse mani. La palpazione manuale riesce a rilevare le rigidità e tensioni e, con il trattamento manipolativo, a ristabilirne la mobilità.

Per fisioterapia si intende un insieme di metodiche fisiche che, per quanto numerose e variegate, sono tutte caratterizzate dal comune orientamento terapeutico verso la cura dei sintomi. L’osteopatia risale invece alle cause primarie dei problemi. Questa può essere considerata la differenza fondamentale tra i due tipi di approccio da cui dipendono, come conseguenza, tutte le altre differenze tecniche e metodiche.

L’osteopatia può intervenire su tutte le fasce d’età: dalla gravidanza, alla nascita (anche per nati prematuri) fino ai primi anni di vita e in età adulta. Il trattamento osteopatico è rivolto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia ecc.

Il trattamento osteopatico nella donna in gravidanza può essere utile al fine di poter aiutare la donna ad affrontare gli adattamenti posturali e fisiologici che si determineranno e che sono dovuti ai cambiamenti tessutali e alle pressioni viscerali associate. Con tecniche miofasciali e funzionali molto dolci, va a trattare le zone che subiscono i grandi cambiamenti come la zona del bacino, che deve essere quanto più mobile possibile al momento del parto per facilitare il transito e la nascita del bambino. Successivamente valuta la zona dorsale e cervicale, gli arti superiori, il cranio, il diaframma andando a liberare tutte le zone di tensione migliorando mobilità e adattando il corpo ai continui cambiamenti posturali della gestazione. L’osteopata incide, inoltre, sui disturbi a carico dei visceri: con manovre non invasive facilita e migliora il sistema respiratorio diaframmatico permettendo una più corretta circolazione dei liquidi corporei e una fisiologica mobilità viscerale. L’osteopatia, oltre a prevenire e alleviare i dolori della gravidanza, può anche aiutare la futura mamma nella preparazione al parto. Lavorando sul bacino, l’osteopata effettua delle normalizzazioni per preparare il canale del parto e sbloccare tutte le articolazioni da restrizioni di movimento, il che riduce le tensioni dolorose provate dalla donna e facilita le ‘fatiche’ del bebè, che subirà meno traumi durante la nascita.

L’osteopata può essere un valido supporto allo sportivo dilettante e professionista sia per ridurre gli infortuni e prevenire i traumi, sia per l’ottimizzazione della prestazione. L’attività sportiva può negli anni creare stress e sovraccarichi che rischiano di accumularsi e generare infortuni, quali il gomito del tennista o la spalla nel nuotatore. Se le strutture non vengono riportate a un corretto equilibrio, possono andare in contro ad una degenerazione dei tessuti che si indeboliscono e predispongono a infiammazioni o lesioni, anche in zone distanti dall’insorgenza del problema.