Plagiocefalia: come prevenire e curare la testa piatta nel neonato

La plagiocefalia posizionale o testa piatta è lo schiacciamento di una zona del capo del neonato. In genere, la plagiocefalia si osserva nella parte posteriore e/o laterale della testa. Il cranio di un neonato è malleabile per permettere il passaggio attraverso il canale del parto. Durante l’espulsione, la testa subisce delle forze che possono creare uno schiacciamento delle ossa e provocare un’alterazione posizionale. Queste asimmetrie craniali possono svilupparsi sia durante la gestazione, nel momento del parto o nella fase post-parto, in questo caso sono dovute a posizioni posturali errate assunte durante la giornata o quando il neonato dorme. Oltre alla forma che si modifica, si ha un cambiamento funzionale che porta la testa ad essere ruotata sempre dallo stesso lato, questo può causare difficoltà nell’allattamento, nella digestione e nel dormire. La plagiocefalia posizionale può portare in futuro a problemi posturali.

Prima di intraprendere il trattamento osteopatico è di fondamentale importanza la collaborazione con il Medico Pediatra.

Che cos’è la plagiocefalia posizionale?

Si tratta di una delle problematiche più diffuse nel neonato (fino al 48 % dei bambini) e si può accentuare nei primi 2-4 mesi di vita, periodo in cui la testa è maggiormente modellabile e cresce velocemente. È caratterizzata da un appiattimento unilaterale della regione occipito-parietale della volta cranica. I sintomi sono facilmente riconoscibili: il bambino, quando è in posizione supina, tende a mantenere la testa ruotata sempre dallo stesso lato e questo può essere causato anche da un torcicollo miogeno. Nella maggior parte dei casi a livello occipitale, dove c’è la nuca, si può notare la classica forma a “parallelepipedo” della testa.

Quali conseguenze ha sulla salute del neonato?

Una forma alterata del cranio, del viso e delle strutture che contiene (occhi, bocca, mandibola, ecc.) ha fatto sorgere numerose preoccupazioni sullo sviluppo visivo, asimmetrie mandibolari, scoliosi, problematiche neurologiche, alterazioni posturali. Inoltre, una plagiocefalia posizionale non risolta comporta un fattore estetico oggettivamente riscontrabile.

La testa piatta si risolve da sola?

In alcuni casi può avere una risoluzione spontanea tramite la suzione durante l’allattamento al seno, ma questo non avviene spesso. Per esperienza personale sostengo che prima si inizia a curare correttamente meglio è. La testa del neonato cresce rapidamente nei primi mesi di vita ma poi rallenta; inoltre è estremamente modellabile nei primi mesi di vita ma poi diventa sempre più dura. Questo significa che più si aspetta, più lunghe saranno le tempistiche di risoluzione e peggiori saranno i miglioramenti. Purtroppo, data la profonda disinformazione di cui soffre questa problematica, la stragrande maggioranza dei genitori non ne conosce l’esistenza fino a quando, ormai troppo tardi, il loro bambino l’ha già sviluppata.

Cosa può fare l’osteopatia?

Il trattamento osteopatico eseguito dolcemente riesce ad eliminare le tensioni e le pressioni intra ed extra craniche, a detendere un possibile torcicollo miogeno associato, che contribuisce a posizioni posturali scorrette prolungate che accentuano la pressione sulla testa e che mantengono le ossa della testa piatte o asimmetriche. L’osteopata grazie a specifici trattamenti riesce a liberare queste tensioni e normalizzare quindi la forma e la funzionalità della testa del neonato.

Oltre al trattamento osteopatico, per curare la plagiocefalia nei neonati risulta essere molto utile il Tummy Time, ovvero i momenti di gioco con il neonato a pancia in giù che vanno a stimolare lo sviluppo motorio. Facendolo rimanere a pancia in giù, si stimolano i muscoli posturali ed il controllo della testa, questo aiuterà a “rimodellare” la testa piatta del neonato. Consiglio vivamente l’utilizzo di un cuscino laterale (nanna sicura) per brevi periodi durante la giornata o durante un riposino, posizionando l’asimmetria in alto, perché questo evita la pressione sul cranio del neonato, ma deve essere fatto sempre sotto stretta sorveglianza. Inoltre, sono consigliati alcuni piccoli accorgimenti per prevenire l’insorgenza della plagiocefalia posizionale:

  • Alternare la posizione della testa (un po’ a destra e un po’ a sinistra) durante la giornata o nel momento dedicato all’allattamento.
  • Utile utilizzare un cuscino in memory foam con un foro centrale da utilizzare in una prima fase quando il neonato non è capace di ruotare il capo a livello di prevenzione.
  • Cambiare l’orientamento della culla o del bambino dal lato verso cui si gira meno, in modo che possa ricevere stimoli visivi, uditivi o olfattivi e soprattutto orientato verso la mamma perché viene attirato principalmente dall’odore materno.
  • Alternare sempre il braccio con cui si sostiene il bambino durante l’alimentazione. L’alternanza risulta più semplice con l’allattamento al seno, a seconda del lato a cui viene attaccato.
  • Quando il bambino è posto sul fianco usare supporti soffici (cuscinetti o asciugamano arrotolato) a contatto della schiena e tra le gambe del bambino rende la posizione più stabile e comoda, alternando entrambi i lati.
  • Posizionare il bambino a pancia in giù sul grembo o sulle gambe mentre viene cullato o coccolato. Dal terzo mese di vita, posizionare il bambino per più tempo a pancia in giù anche sul fasciatoio, sul letto o sul tappetino.
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