Trattamento osteopatico in gravidanza

Il trattamento osteopatico in gravidanza

Mal di schiena, sciatalgie, cefalee, problemi di digestione o nausea, ritenzione idrica, difficoltà respiratorie, problemi circolatori, tunnel carpale: la gravidanza porta con sé numerosi fastidi dovuti a cambiamenti strutturali, ormonali e viscerali. Il corpo della donna nei nove mesi di gestazione deve adattarsi per ospitare una nuova vita.

L’osteopatia può essere particolarmente utile nei nove mesi di gestazione, quando la crescita del feto nel grembo materno porta a cambiare gli schemi posturali preesistenti, accentuando la curvatura lombare e modificando per compensazione la curva dorsale.

Nel primo trimestre la paziente può presentare nausea, vomito, mal di testa, reflusso gastro-esofageo, stanchezza. Dal quarto mese la postura inizia a modificarsi in modo più sensibile ed è più facile che la futura mamma vada incontro a tensioni lungo la colonna, che possono causare dolori alla zona dorsale e lombare, accompagnate da sciatalgie e pubalgie, così come possono comparire dolori nella parte alta, come cervicalgie o mal di testa, dovuti anche all’aumento di peso del seno.

Sono tutti sintomi dovuti al cambiamento posturale, dove si verifica l’accentuazione della curva lombare dovuta all’anti-versione del bacino, e di compenso di quella dorsale, e l’aumento ponderale del peso con conseguente cambiamento dei carichi e spostamento del baricentro corporeo.

Negli ultimi mesi che separano dal parto la donna in gravidanza può avere difficoltà nella deambulazione, le gambe gonfie per il ristagno dei liquidi, stipsi, cistiti, conseguenti alla ridotta mobilità viscerale, difficoltà respiratorie dovute alle troppe pressioni viscerali che si esercitano sopra e sotto il diaframma che risulta in tensione miofasciale. Altro disturbo molto frequente in gravidanza è il tunnel carpale, dovuto alla maggior ritenzione idrica che provoca una compressione del nervo mediano nel polso.

Il trattamento osteopatico nella donna in gravidanza può essere utile al fine di poter aiutare la donna ad affrontare gli adattamenti posturali e fisiologici che si determineranno e che sono dovuti ai cambiamenti tessutali e alle pressioni viscerali associate.

Dopo aver effettuato la visita ginecologica che accerti lo stato di buona salute si può pensare di effettuare dei trattamenti osteopatici. L’osteopata inizialmente fa una valutazione posturale del paziente e successivamente verifica, ed eventualmente tratta, le restrizioni di mobilità dovute ai disturbi della funzionalità.

Con tecniche miofasciali e funzionali molto dolci, va a trattare le zone che subiscono i grandi cambiamenti come la zona del bacino, che deve essere quanto più mobile possibile al momento del parto per facilitare il transito e la nascita del bambino.
Successivamente valuta la zona dorsale e cervicale, gli arti superiori, il cranio, il diaframma andando a liberare tutte le zone di tensione migliorando mobilità e adattando il corpo ai continui cambiamenti posturali della gestazione. L’osteopata incide, inoltre, sui disturbi a carico dei visceri: con manovre non invasive facilita e migliora il sistema respiratorio diaframmatico permettendo una più corretta circolazione dei liquidi corporei e una fisiologica mobilità viscerale.

È consigliabile, seguendo le indicazioni del ginecologo, iniziare i trattamenti osteopatici a partire dal terzo mese di gravidanza.

L’osteopatia, oltre a prevenire e alleviare i dolori della gravidanza, può anche aiutare la futura mamma nella preparazione al parto. Lavorando sul bacino, l’osteopata effettua delle normalizzazioni per preparare il canale del parto e sbloccare tutte le articolazioni da restrizioni di movimento, il che riduce le tensioni dolorose provate dalla donna e facilita le ‘fatiche’ del bebè, che subirà meno traumi durante la nascita. Ridare mobilità al bacino nella sua totalità che comprende l’osso sacro, le ali iliache, il coccige, il pavimento pelvico, il muscolo piriforme, il muscolo ileo-psoas.

Dopo il parto la neo mamma e il bambino possono essere sottoposti a dei trattamenti osteopatici al fine di ridare ad entrambi i giusti adattamenti posturali.

Chi ha partorito naturalmente può sottoporsi fin da subito alle manovre dell’osteopata, chi invece ha subito un parto cesareo è consigliato aspettare circa 2 mesi, ma questo dipende dalle indicazioni del ginecologo. Le eventuali cicatrici del parto devono essere trattate per evitare che si creino delle aderenze che nel tempo possono portare a sintomatologie, dato che la pelle è un recettore importante che potrebbe alterare il sistema tonico posturale. Si consiglia nel post parto la rieducazione del pavimento pelvico e la ginnastica posturale mézières.