La coxartrosi o semplicemente artrosi dell’anca

Artrosi dell’anca: un aiuto osteopatico

La coxartrosi o semplicemente artrosi dell’anca, è una patologia degenerativa a carico dell’articolazione coxo-femorale che rappresenta la zona di movimento funzionale dell’anca con il femore. La degenerazione del tessuto cartilagineo e non solo, può avvenire per un problema di usura, di età, da alterazioni biomeccaniche funzionali, metaboliche, oppure a seguito di un trauma.

Colpisce maggiormente le donne ed evolve generalmente durante l’età matura e senile.

I pazienti presentano dolore, limitazione funzionale con conseguente alterazione del movimento di flessione, estensione, rotazione interna ed esterna, abduzione e adduzione dell’anca.

Il dolore si localizza all’inguine, al gluteo, nella faccia anteriore, mediamente e lateralmente della coscia, al ginocchio.

Il paziente affetto da una problematica a carico dell’anca, assume un atteggiamento antalgico durante la stazione eretta e la sua deambulazione risulta alterata in modo tale da impedire le normali attività quotidiane.

La coxartrosi viene distinta in primaria e secondaria. Nella primaria i soggetti più colpiti sono le donne sopra i 50 anni e può essere associata prevalentemente all’obesità, all’età, all’ereditarietà, al post meno pausa, ad alterazioni metaboliche. Nella secondaria, come dice la parola stessa, è secondaria a patologie già esistenti, maggiormente sono colpiti i giovani con fattori predisponenti come displasia congenita, esiti traumatici, patologie vascolari, reumatiche, metaboliche.

Il trattamento osteopatico può essere molto utile per ridurre la sintomatologia e soprattutto ritardare l’involuzione degenerativa.

L’obiettivo osteopatico è quello di ristabilire la mobilità che è stata alterata normalizzando tutte le aree di carico sovra e sotto il bacino e riducendo anche le tensioni tissutali. Inoltre, l’osteopata verifica l’eventuale esistenza di una sequenza meccanica ascendente o discendente ed interviene andando a normalizzare il piede, il ginocchio, il bacino, la colonna vertebrale e tutte quelle strutture ossee, fasciali, muscolari (soprattutto ileopsoas, piriforme, pavimento pelvico) e viscerali (soprattutto vescica, rene, diaframma, colon) che entrano in relazione con l’anca. Associato al trattamento osteopatico è molto utile iniziare una rieducazione funzionale dell’anca, il potenziamento muscolare e il riequilibrio posturale globale con posture mezieres. È molto importante il ruolo dell’alimentazione: si consiglia di assumere integratori di vitamina D.